_Sono
troppo contenta di aver trovato il modo di farlo collaborare, a saperlo prima
gli proponevo un completo da Hostyn Power!
_sei
una somara!
Che
bello il silenzio della notte, le finestre aperte per il caldo estivo, le tende
che muovendosi creano un leggero fruscio, il suono tamponato e lontano delle
moto in autostrada , la giornata è stata faticosa ma adesso tutto è calmo, il
mio bimbo riposa sereno, il latte è già pronto nel termos e io devo solo
sdraiarmi e sentire le mie ossa che trovano conforto nelle lenzuola, profumano
di pulito, mi volto e c’è Noa.
E’
bello anche solo stare vicini e guardare fuori le stelle, un aereo solca il
cielo e io penso che sono felice.
* * *
_Massy,
perchè ci sono due account nel tuo p.c.?
_Perchè
uno lo uso per lavorare mentre l’altro è privato e ci posso mettere quello che
voglio.
_Tipo
i siti porno?
_Ma
che dici?
_E
cosa ci mette uno di privato nel computer? Dai si sa!
_Magari
scrivo poesie e non mi va che vengano divulgate!
_Scrivi
poesie?
_Ma
cosa te ne importa? Hai il p.c.? Usalo per installare quello che ti serve!
_Va
bene! Ma ci vorrà tanto, vai pure in cucina con Noa, ho fatto una torta
esperimento però è uscita bene… se ti piacciono le uova!
Finalmente
sola con il p.c. di Massimo, peccato per lui perchè sono una femmina curiosa, per
quale motivo questo qui ha due account? Scrive poesie… il dubbio è una
sensazione che anche se non viene alimentata dalle coincidenze, cresce. Cos’è?
Omosessuale?
All’interno
del p.c. il cd girava velocemente, il mouse scivolava sui bottoni “avanti”,
“installa”, “ok” ma i miei neuroni non facevano che mandare sempre lo stesso
impulso: COSA NASCONDE.
Massimo
ha sufficienti segreti da doverli nascondere dietro ad un account fittizio!
Come poter resistere! Come trovare la chiave di accesso?
Lo
so, lo so, è eticamente scorretto ma quando conosci da troppo tempo una
persona, la privacy diventa un optional! Insomma, è come se fosse mio fratello!
Lui sa tutto di me, io invece no!
Cavolo,
fammi pensare.. quale potrebbe essere la chiave di accesso a questo account
speciale…. “poesie” INVIO. No
“porno”
INVIO. No
Devo
pensare a qualche cosa a cui lui tiene molto, non al contenuto dell’account!
Pensa, pensa, se è gay magari è innamorato di qualcuno, di solito la vittima di
un delitto è sempre molto vicina al suo assassino, magari è innamorato di Noa!
“Noa”
INVIO. No
“Noalove”
INVIO. No
“IlculodiNoa”
INVIO. NO
Non
è innamorato di Noa, ma è chiaro! Adora mio figlio!
“Riccardo”
INVIO. No
Insomma,
deve per forza centrare con i segreti e le bricconate! Pensa Stella pensa o è
una data o è un nome, come si chiamava la sua ex?
“Maria”
INVIO. No.
_Quando
lo ha lasciato?
“2004”
INVIO. No.
Mi
sto stufando!
“Maria2004”
INVIO. Connessione.
Wow!
Sono dentro! Sono troppo intelligente! Sono arrivata a scoprire la password di
Massimo! Potrebbe essere il prossimo gioco da organizzare dopo una cena! Scopri
la password della persona seduta alla tua destra! Ottimo, sono dentro, e
adesso, cosa cerco? Che carino la foto sul desktop è Ricky! Ma quante foto ha
di mio figlio questo? Ok, documenti cartelle, foto! Vediamo se ha dei segreti!
Ok, le foto con noi al mare, avanti avanti avanti, uffa, queste le conosco!
Insomma, cosa stai nascondendo? Mio caro amico? Cartelle cartelle, “La cosa più
dolce”
Qui
sono sicura di trovare qualche cosa di sconcio! Hi Hi! Apri!
I
miei occhi di ingenua hippye si fermarono, la pelle sulle mie braccia si
strinse accapponandosi, una consapevolezza agghiacciante e innegabile si fece
strada nella mia vita leggera e surreale.
Queste
sono foto di bambini! SONO FOTO SCONCE DI BAMBINI!
Com’è
possibile? Non è vero, non ci credo!
Nel
silenzio delle mie pulsazioni la consapevolezza divenne una certezza
innegabile, nella mente si crearono collage di eventi passati e scoprii di
averlo sempre saputo, perché era li, sotto i miei occhi.
Lui
mette tutti i giorni le mani sul mio BAMBINO! Lui prende tra le mani il mio
bambino! Il mio bambino!!!
Un
mare si sensazioni mi inondarono, sentii le viscere muoversi, selvagge, sanguinarie,
la mia rabbia divenne violenza e la sola cosa di cui avevo bisogno era di
aggredire, mutilare e dilaniare la minaccia.
Nessuno,
NESSUNO si può permettere di toccare il mio cucciolo. Ero ira, ero sangue, ero
il vento che corre nella foresta, ero un lupo che ululava alla notte la sua sete
di sangue. Gli avrei preso la testa tra le mani e l’avrei sbattuta con forza
contro lo spigolo del tavolo. Ma dovevo stare calma, mi veniva da vomitare, da
piangere, da urlare, ma, dovevo mantenere la calma.
Come
kazzo facevo adesso a tornare in cucina! A guardarlo negli occhi, a
ringraziarlo per avermi fatto installare il software!
Per
prima cosa dovevo spegnere il p.c., toccare quell’oggetto mi faceva venire il
ribrezzo, non si sarebbe dovuto accorgere di nulla e poi con calma avrei deciso
come agire. Peccato che non riuscivo a fermare le lacrime! Mi recai in bagno
chiusi la porta a chiave, mi sciacquai
il viso, tolsi gli aloni neri della matita e la rimisi, ma non riuscivo ancora
a smettere di lacrimare!
Ok,
non potevo farmi vedere in quello stato, iniziai a tirare l’acqua dello
scarico, più e più volte. E restai li. Mi sarei inventata un mal di pancia e
non sarei più uscita, e tanto meno nessuno sarebbe stato interessato ad
entrare!
Paura,
provavo tanta paura, cosa pensava di poter fare, e se la situazione mi fosse
scappata di mano? Se non mi fossi accorta di nulla e fidandomi avessi lasciato
solo Riccardo con lui? Quella sensazione di terrore si alternava ad una
sensazione ancora più forte: la rabbia!
Tutta
quella energia negativa si contorceva nel mio corpo, avrei urlato! Avrei
staccato le piastrelle del bagno con le unghie! Gli avrei provocato del dolore,
tanto dolore. Ma dovevo stare calma, respirare profondamente e provare a
parlarne con Noa. Con lui poi avrei
deciso come affrontare la situazione.
_Stella!
Stella, dove sei?
_Sono
in bagno!
_Massy
se ne va, hai finito con il p.c.?
Si, ho
finito.
_Si!
Digli di riprenderselo pure!
_ma
stai bene?
_NO!
Non entrare!
_Hai
mangiato l’insalata tonno e fagioli?
_perchè?
_perchè
è li da due settimane!!!
_allora
credo proprio che starò seduta qui per un bel pezzo!
Kazzo.
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